La chiesa, costruita in bei conci d’arenaria e trachite, fu eretta nel 1318 dal maestro Arzocco Garnax, come cita un’epigrafe latina su un rombo che si trova nella facciata in alto a sinistra. È una delle poche chiese dell’Isola firmata e datata dal suo costruttore.

La facciata è divisa in tre spazi da lunghe lesene d’ispirazione lombarda, delimitati in alto da archetti ascendenti acuti e, nel mezzo, da un fregio orizzontale ad archetti a pieno centro.

Al centro della facciata si apre un portale, con un architrave sorretto da mensole, ed un arco di scarico con cornice circolare scolpita con soggetti fitomorfi. Sopra il portale si apre un piccolo rosone ad otto lobi, circoscritto da una cornice scolpita, sotto il quale si snoda un fregio raffigurante Eva e il serpente. All’interno, del vecchio impianto, rimane solo una bell’arcata a sesto acuto che si trova vicino all’abside, tutto il resto ha subito diversi rimaneggiamenti. Il campanile, a vela, è compreso tra due semifrontoni, questo ha favorito la solidità nel tempo, infatti, non è stato necessario nessun restauro e appare tuttora nella sua forma originaria.