Immersa nel verde dei rilievi collinari del Sulcis, tra Arcu Sa Cruxi, Montixeddu e le sponde del lago di Monte Pranu, Giba è un piccolo Comune dal passato millenario e dall’identità forte. Le sue abitazioni a un solo piano, i cortili interni e la struttura urbana irregolare conferiscono al borgo un’atmosfera autentica e accogliente. Un luogo dove il tempo sembra rallentare e la memoria del territorio si conserva nei dettagli.
Storia del Comune
Le prime tracce di insediamenti nel territorio di Giba risalgono al IV-III millennio a.C., come testimoniano i ritrovamenti archeologici che parlano di una presenza umana antichissima. Tuttavia, il primo nucleo abitato stabile si fa risalire al V secolo d.C., fondato – secondo la tradizione – da esuli Barberi scacciati dal re dei Vandali Genserico.
Nel Medioevo, Giba fece parte del Giudicato di Cagliari, inserita nella regione storica del Sulcis. Nel 1227 passò sotto il controllo dei conti della Gherardesca, e nel 1326 entrò a far parte del Regno d’Aragona. La storia medievale è testimoniata dalla presenza di ville e chiese campestri, molte delle quali oggi scomparse o in rovina.
Il paese visse un periodo di declino a causa delle invasioni barbariche del 1423, e solo nel 1600 tornò ad essere abitato stabilmente. L’area gravitò attorno alla chiesa di San Pietro, che divenne centro religioso e identitario. Nel 1647, Giba fu concessa in feudo a Francesco Amar, entrando a far parte del marchesato di Villarios, insieme a Villarios, Masainas e Sant’Anna Arresi.
Popolazione e dati aggiornati
- Popolazione residente (31 dicembre 2023): 2.017 abitanti
- Superficie: 31,65 km²
- Densità: circa 63,7 ab./km²
- Altitudine: 57 metri s.l.m.
- Frazione: Villarios
Il territorio di Giba è caratterizzato da una disposizione urbana “a X”, con nuclei abitativi sparsi, e conserva un’impronta rurale ben integrata con l’ambiente circostante.
Cosa vedere
- Chiesa di San Pietro: centro spirituale del paese, con architettura semplice ma di grande valore identitario.
- Villarios: frazione agricola ricca di storia, dove si trova la chiesa dedicata a Santa Marta, recentemente restaurata.
- Lago di Monte Pranu: specchio d’acqua ideale per passeggiate, pesca sportiva e osservazione naturalistica.
- Colline e paesaggi agricoli: l’ambiente intorno a Giba è ricco di vigneti, oliveti e sentieri che attraversano colline dolci e silenziose.
Tradizioni ed eventi
- Festa di San Pietro (29 giugno): celebrazione patronale con processioni religiose, musica e manifestazioni popolari.
- Sagra del Pane (prima decade di agosto): evento gastronomico molto sentito, che celebra il pane tradizionale e i prodotti locali.
- Festa di Santa Marta a Villarios: tornata in auge dopo il restauro della chiesa, unisce momenti religiosi e folclorici.
Le festività a Giba sono spesso legate al ciclo agricolo e rappresentano momenti di forte coesione sociale.
Gastronomia
Il territorio offre una cucina semplice e genuina:
- Pane tradizionale cotto nei forni a legna
- Frittelle, formaggi e dolci tipici come i gueffus e le pardulas
- Olio e vino prodotti localmente
- Piatti a base di carne ovina e suina
Curiosità
La chiesa di Santa Marta a Villarios era anticamente la patrona dell’intera zona, prima di San Pietro.
Il nome Giba potrebbe derivare da una radice prelatina, indicante un’altura o rilievo collinare.
La disposizione “a X” del centro abitato è rara in Sardegna e riflette un’antica organizzazione rurale diffusa.