Situato nella fertile piana del Cixerri, tra colline e pianure del basso Campidano, Musei è un piccolo centro agricolo che conserva con fierezza la propria identità storica e culturale. Tra nuraghi, chiese seicentesche e feste popolari, Musei racconta una Sardegna profonda, autentica, legata alla terra e alla memoria.
Storia del Comune
Le radici di Musei affondano nel periodo nuragico, come dimostrano i numerosi nuraghi presenti nel territorio circostante. Tracce dell’epoca romana si ritrovano nei resti di edifici e nei reperti archeologici rinvenuti, tra cui monete in bronzo e oggetti in terracotta. In epoca medievale, il paese era noto come Villa di Prato e fece parte del Giudicato di Cagliari, per poi passare sotto il dominio feudale dei Donoratico.
Un periodo di particolare rilievo fu quello del XVI secolo, quando il villaggio conobbe un’importante rinascita culturale e spirituale grazie all’arrivo dei Padri Gesuiti, che promossero l’istruzione, la religione e lo sviluppo agricolo. Furono loro a costruire la chiesa e il convento di San Ignazio di Loyola, fulcro religioso del paese.
Secondo una tradizione popolare, il nome attuale “Musei” deriverebbe da una lettura invertita della parola “Iesum”, riferimento alla profonda influenza dei Gesuiti. Anche se etimologicamente poco provata, questa leggenda riflette il forte legame tra spiritualità e storia locale.
Popolazione e dati aggiornati
- Popolazione residente (31 dicembre 2023): 1.390 abitanti
- Superficie: 20,17 km²
- Densità: circa 68,9 ab./km²
- Altitudine: 119 metri s.l.m.
Il paese conserva una struttura urbana compatta, con case in pietra e cortili interni, immersa in un paesaggio agricolo dominato da oliveti, vigneti e orti.
Cosa vedere
- Chiesa di San Ignazio di Loyola: edificata nel Seicento dai Gesuiti, conserva pregevoli decorazioni e rappresenta il cuore spirituale del paese.
- Convento dei Gesuiti: annesso alla chiesa, è sede di attività culturali ed eventi religiosi.
- Costume tradizionale di Musei: tra i più belli della Sardegna, è indossato durante le feste e le cerimonie.
- Nuraghi e siti archeologici: il territorio circostante è ricco di testimonianze nuragiche e romane, ancora in parte da valorizzare.
- Campagna del Cixerri: ideale per escursioni, passeggiate a cavallo o percorsi in bicicletta.
Tradizioni ed eventi
- Festa di San Ignazio di Loyola (31 luglio): è la celebrazione più importante, con processioni, spettacoli musicali, eventi sportivi e stand gastronomici.
- Eventi culturali: durante l’estate, il Comune ospita rassegne teatrali e musicali che coinvolgono tutta la comunità.
- Sfilate in costume: occasione per ammirare l’abito tradizionale locale, simbolo dell’identità del paese.
Gastronomia
La cucina museese è semplice e legata al territorio:
- Pane fatto in casa e grano duro
- Ravioli e culurgiones con ripieni di ricotta, patate o menta
- Maialetto arrosto e carne di pecora
- Formaggi ovini stagionati
- Dolci tipici come pardulas, bianchittus e gueffus
Tutti i piatti si basano su ingredienti locali e seguono le ricette tradizionali tramandate da generazioni.
Curiosità
Nonostante le piccole dimensioni, il paese ha sempre avuto un’elevata attività associativa e una forte identità civica.
Il convento gesuitico di Musei fu tra i primi della Sardegna rurale e svolse un ruolo fondamentale nell’educazione dei giovani del territorio.
Il nome “Musei” è tra i più curiosi della Sardegna: oltre all’ipotesi gesuita, alcuni lo legano alla presenza di “muse” e attività culturali.