Sospesa tra il blu del mare e il vento del Sulcis, Portoscuso è una cittadina che racchiude secoli di cultura marinara, storia industriale e tradizioni culinarie ineguagliabili. Affacciata su una costa frastagliata e spettacolare, con spiagge incantevoli e un’anima autentica, è una delle mete più suggestive della Sardegna sud-occidentale.
Storia del Comune
Il nome Portoscuso deriva da “porto nascosto” o “riparato”, e riflette perfettamente la conformazione della sua costa, ideale per l’approdo sicuro dei pescatori. Il borgo nacque attorno al 1554, quando iniziarono le prime attività di pesca del tonno e raccolta del corallo. Fu il marchese Pasqua a fondare la tonnara, costruire la chiesa parrocchiale e dare impulso alla crescita del villaggio, che durante l’estate si popolava di pescatori e famiglie.
Nel corso dei secoli, Portoscuso ha visto momenti di forte sviluppo, soprattutto con la creazione del porto industriale di Portovesme, che divenne centro strategico per l’esportazione dei minerali del Sulcis. Nel 1914, venne costruita la prima centrale termoelettrica a carbone della Sardegna. Il Comune, dopo un breve periodo di annessione ad altri centri, tornò autonomo nel 1945.
Popolazione e dati aggiornati
- Popolazione residente (31 dicembre 2023): 4.983 abitanti
- Superficie: 39,04 km²
- Densità: circa 127,6 ab./km²
- Altitudine: 13 metri s.l.m.
- Frazioni: Portovesme, Bascu Teula, Paringianu
- Estensione costiera: circa 8 km
Cosa vedere
- Porto Paglietto: spiaggia cittadina dalle acque cristalline, incastonata in un’insenatura tra scogli e sabbia chiara.
- Tonnara di Su Pranu: antico impianto per la pesca del tonno, oggi simbolo dell’identità portoscusese.
- Chiesa di Santa Maria d’Itria: centro religioso e cuore delle feste patronali.
- Torre Spagnola: antica torre costiera di avvistamento, risalente al XVI secolo.
- Porto industriale di Portovesme: interessante anche per chi desidera esplorare il volto industriale della Sardegna moderna.
Tradizioni ed eventi
- Sagra del Riccio (marzo): festa gastronomica che celebra il riccio di mare, con degustazioni e musica popolare.
- Settimana Santa: processioni, riti religiosi e una suggestiva via Crucis animata da cori liturgici locali.
- Festa di Santa Maria d’Itria (martedì di Pentecoste): patrona del paese, celebrata con la processione a mare delle barche, eventi religiosi e gruppi folkloristici.
- Sagra del Tonno (13 giugno): evento clou della stagione estiva, con tonno cucinato secondo tradizione, spettacoli e mercatini.
- Grigliata del 14 agosto: appuntamento fisso per gustare pesce fresco in un clima festoso e familiare.
Gastronomia
Il vero protagonista della tavola portoscusese è il tonno, pescato e preparato in mille varianti:
- Bottarga, mosciame e tonno alla carlofortina
- Ricette tradizionali con ricci di mare, aragosta e pesce azzurro
- Zuppe di pesce, calamari ripieni e fritti misti
- Dolci locali, come le pardulas e i gueffus, spesso serviti durante le feste religiose
Ogni piatto racchiude il legame profondo tra la comunità e il mare.
Curiosità
Portoscuso è gemellata con alcune città europee legate alla pesca e al commercio marittimo.
Il porto industriale di Portovesme è tra i più attivi del Mediterraneo per la movimentazione di merci sfuse.
La Tonnara Su Pranu è una delle poche in Sardegna a essere ancora visitabile in parte, e racconta un secolo di economia legata al mare.