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Chiesa Campestre di San Salvatore – Iglesias

Un’antica sentinella tra le campagne, testimone silenziosa di un millennio di storia.

La Chiesetta campestre di San Salvatore è considerata l’edificio religioso più antico di Iglesias, risalente al X secolo. Sorge nel sobborgo omonimo, un tempo isolato nella campagna e oggi inghiottito dall’espansione urbana. Nonostante l’attuale stato di abbandono e la vegetazione che la avvolge come un mantello silenzioso, questa piccola chiesa racconta ancora storie di fede antica e architetture dimenticate.

Misura circa 10 metri per 16 e conserva evidenti tracce della sua origine bizantina e romanica. La facciata, semplice e austera, è orientata a ovest e priva di decorazioni; la porta principale, ora murata, sembra custodire un segreto che il tempo ha deciso di non rivelare.

La chiesa presenta una pianta a croce latina, con bracci coperti da basse volte a botte. Un tempo si concludeva con una piccola abside semicircolare, oggi scomparsa. All’incrocio dei bracci si innalza ancora un alto tiburio rettangolare, sormontato da un antico tetto ligneo a doppia falda, testimone di una sapiente arte costruttiva.

L’architettura interna ed esterna richiama i prototipi bizantini sardi, come la chiesa di Santa Maria d’Iscalas a Cossoine e quella di Sant’Elia di Tattinu a Nuxis. Tuttavia, la pianta è più vicina ai modelli continentali, evidenziando come questo piccolo edificio racchiuda in sé l’incontro di diverse culture architettoniche. Non mancano, infine, suggestivi richiami al nascente gusto romanico, visibili nei particolari costruttivi ancora riconoscibili.

Oggi la chiesa è ridotta a semplice ripostiglio agricolo, ma per chi sa osservare, rappresenta ancora un frammento prezioso del passato, un luogo sospeso nel tempo che attende di essere riscoperto.

Info pratiche

  • Località: Sobborgo di San Salvatore, Iglesias (SU)
  • Accessibilità: Attualmente in stato di abbandono; la visita è libera ma sconsigliata senza guida a causa delle condizioni dell’edificio.

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